lunedì 25 dicembre 2023

la strada di casa

 

queste nostre sere d’inverno
passate al camino
tra i fumi dei sogni
le capriole della fantasia
le nostalgie
e tutto il tempo raccolto
in cenere

mentre sulla strada
il freddo di ghiaccio
sta appeso ai rami
e se ne va in fondo alla valle
il rumore di un silenzio profondo nell’anima

e tu mi lasci in cima a un desiderio
quando ascolto sfogliare al pendolo
tutte le stagioni trascorse
i momenti vissuti
i nostri giorni voltati
al calendario della vita

guardo la luna fissa ai monti
e quante stelle fiorite in una notte gelida

ti penso
e non c’è un solo tormento
un richiamo
una rincorsa
senza il tuo nome
senza la tua voce

fuggono a volte quei miraggi
e migrano oltre i confini della mente
eppure rimane seminato
questo ventre di solitudine
della voglia tua

quando sgorga un gemito dalla fonte
sale un seme di sorriso
nel fiotto d’una lampada
che ho acceso fuori

perchè anche un solo tuo ricordo
trovi in questo buio sospeso
la strada di casa






*****


il più bel commento da quel grande amico fratello e compagno da Campobasso, Rosario , grande poeta vero che ricordo come immenso segno polare nell'arte della scrittura ma soprattutto in quella di amare uomini terra e donne e la vita con i suoi ideali, le battaglie, l'anima grande che non so chiamare diversamente, ma è la spiritualità del nostro essere maledettamente uomini a distruggere poi tutto...

""Sì c'è qualcosa d'antico riverberato in linguaggio moderno, nella tua poesia che mi riconcilia liricamente, con la nostra bistrattata lingua, ma che anche m'accompagna dolcemente a ritornare giovane e alle letture che allora facevo ...
Poi nelle tue atmosfere ci sento aleggiare il
Pascoli, appunto, con i suoi timori panici, le sue penombre e le sue melanconie: ed è per me un godimento puro!
E' una poesia scritta con parole moderne cariche d'un Sapere senza tempo: che riverbera le nostre pagine più belle della Letteratura ...
Non è una imitazione banale, tutt'altro: non ci sono parole tronche, il verso è libero, il ritmo è saggiamente musicale!
Poi le tematiche, autobiografiche (penso...) non hanno niente di stonature egotiche, sembrano quasi pagine di un diario che sottolineano riflessioni e situazioni umani, comuni, vere, perciò a portata di tutti (si oggetivizzano) e poeticamente congrue ...
" ...
il freddo di ghiaccio (...)" da la misura di un uso dell'immaginazione e delle metafore originale e genuinamente lirico.
Insomma non si legge oggi giorno, poesia del genere, anche perchè per scriverla ci vuole creatività e padronanza nello scrivere, ma soprattutto un amore infinito verso la nostra Letteratura, fatto di letture, studi e assimilazioni che forse molti non fanno più!
Che dire più, solo che continuerò a leggerti con un piacere tutto soggettivo e grandissimo.""
Grazie ROSARIO


1 commento:

  1. Senza disturbare, piano, ho letto la tua al crepitare di un fuoco, alla luce delle fiamme che dipingevano sul mio volto uno ad uno i tuoi versi.
    Le ginocchia strette alla petto, una coperta in cui affondare il viso per non far capire l'emozione a chi non la capirebbe...
    E' vero, le tue parole sono presente ed eredità, uno dono non solo natalizio...
    Sono quella paglia morbida che prende fuoco...su cui adagiarsi e ristorarsi, in un presepe laico, fatto di pastori e senza tetto, di crateri e disperati, fatto di bellezza e di stupore che anche riversi o morenti gli occhi al cielo di vastità si nutrono...
    Sandi

    RispondiElimina

l'albero della mia vita

  la chioma ondeggiavi al vento delle stagioni e nella corteccia possedevi tutti i segni della tempesta   ai tuoi piedi venivo in pena cerc...