giovedì 27 ottobre 2022

all'amica sconosciuta

 


di novembre
una sera
che t'ho incontrata
mani nude tra le croci
a deporre crisantemi
due lacrime di cera

non avevo più preghiere
solo ricordi
tristezza addosso
ma quello sguardo
il tuo
m'ha fermato preciso
al cancello
dove di ruggine
cigola più il pianto
strozzato dentro

da una grande foto a colori
ultima fila
m'hai sorriso
giovane nel tempo
perduta

lascio qui
di fretta
un saluto
all'amica sconosciuta
tornando ai vivi
che più non sorridono




martedì 25 ottobre 2022

testimone il tempo

 

nei veli rosa
l'alba osando
come ai riflessi ammiccando

così il mattino la prende
sui fianchi
per strada
silenzio in bocca
per quanti baci di rugiada

dalle fratte e siepi in fiore
rivolge il verso l'allodola
mentre alle canne
già il fiume
arie d'organo accenna

accompagnando all'altare
la sposa sui monti
strascico di nuvole
dietro

tutta la cerimonia
ho solo pianto
testimone il tempo
accanto



domenica 23 ottobre 2022

quel che resta d'un giorno

 

quel che resta d'un giorno
lì all'angolo
non arrivo a vedere
o copre nebbia
umida e filarina

solo pioggia gentile
con la tua mano
che mi offre l'ombrello
baveri alzati uscendo

per nascondere un bacio
ora che siamo vecchi
e d'una sciarpa
è bello
il tuo ultimo regalo
partendo

poi cosa resta d'un giorno
sui marciapiedi
forse un sorriso al neon finto
vetrine spoglie
c'è aria di crisi
e qualcuno che ride davvero

perchè parlo da solo
ma sei scappata dal riparo
un attimo per il latte


piove ancora
così t'abbraccio stretta
sotto i raggi
che non reggono la tela

come specchiando l'asfalto
un'ombra sola
m'accorgo di quel che resta
d'una vita a sera




mercoledì 19 ottobre 2022

Lev

 


sfrecciava nella steppa
alle ali di neve
il treno rosso

Lui
dritto alla caldaia
teneva accesa l'idea
blindato nel guscio

sui binari
a portare un'altra croce
ancora un rito

ma chi lo cambia
il mondo
Lev

non ho distinto
al finestrino
l'urlo di rivoluzione
dal fischio della locomotiva
lanciata nei sogni a vapore

solo che a vincere
è stato sempre
il vento

colmando di ghiaccio
bocche da cannone
pure quelle affamate
di pane e religione

( Lev Trotsky )

lunedì 17 ottobre 2022

ai falò

 


stanotte
al suono di fisarmoniche
e violini gitani
m'accosto ai falò
accesi sotto la luna

mentre ballano donne
tra fiamme libere
a bruciare le voglie

e scalpitano cavalli
alle corde mai domi
come per tanti viaggi
fremono di bagliori
intorno ai carri

bevono e cantano i vecchi
offrendo un bicchiere di compagnia
se cercherò ad ogni ruga
storie di coltelli
un poco la poesia

e il racconto va
più del fuoco
fino all'alba
nella lingua
magiara
d'avventure
e quanta strada
in giro per il mondo

a sfogliare
il vento delle steppe
pagine più belle
e mai scritte

per ritrovarmi
al mattino
viaggiatore
alla brace
così stanco
di terra
senza pace




venerdì 14 ottobre 2022

ma niente

 


ho passato una notte tragica
remando in coperta
il tuo ricordo
fino all'alba

quando mi sono arreso
ormai naufrago
sulla distesa di nebbia
che sto mirando
alla finestra

con la voglia di saltare
oltre i tetti
fino al mare
magari in pertugio
di luce che filtra
dal manto grigio

e così indovinare
l'estremo assalto
a quella vita
al nostro domani
che doveva arrivare

era là
un oceano di viaggi
e sogni
con le nostre barche
e quante reti
calate per nulla

se ancora sui moli
all'inizio d'un giorno
accomoda il vento
e come trastulla
il ricordo d'un pescatore
partito lontano
dove l'abisso rimane
comune la nostra culla

poi quando torno
esausto di rincorse
a letto
rimane fuori un giorno
con pochi colori
di strade uguali
e soliti rumori

una guerra in sottofondo
la solitudine
che ammazza
lentamente

e provi
sul cuscino
a trovare pace

ma niente



giovedì 6 ottobre 2022

al buio

 

la casa antica
di libri foto quadri
colma una soffitta
ovunque risponde
alla tua voce

grida remote
bambini di corsa
nascosti da qualche parte
lontananti sogni
che amai un tempo

ora fisso al pendolo
parla solo il silenzio

la sera in penombra
passa il vento
con i rami a salutare
dal giardino
lasciando in giro
per le stanze
un sussurro

la notte poi cerco
quaderni d'un vecchio diario
nello studio
ascoltando la radio 
di rumori in sottofondo
mia preferita

se dal corridoio
alla tromba delle scale
accompagna l'eco
una memoria incerta

già fioca la candela
un lieve crepitio
di cera
e lo stoppino al buio
s'immola




mercoledì 5 ottobre 2022

oltre la sera



miro lunghi treni 
fermi laggiù
a far le fusa 
sotto le pensiline
 
altri gatti 
nei vicoli
in coda
alla solitudine

come il vecchio 
seduto sull'uscio  
fisso oltre la sera

vagoni di ricordi
alla schiena
 


domenica 2 ottobre 2022

la rimpatriata

 

nebbia a Milano
così umida
filarina
che sulle rotaie
il tram scivola
via
come un gatto
a quest'ora di notte

e quanti anni
sono passati
ripetono
vecchi compagni
allo schermo
scorrendo
tante immagini
tra le rughe del tempo
la pellicola

diversamente
giovani
da giocare ancora
a bigliardo
scommettendo
sulle donne
mentre la tua fiamma antica
adesso fa la vita sulla tangenziale
con un camionista

allora di corsa
tutti in osteria
dall'amico nei secoli fedele
ai vapori dei sogni
dietro la macchina
da caffè

noi in tasca
sempre pochi spiccioli
per inventare
allegria
spegnendo sigarette
mille perchè

ma stanotte ce la godiamo
tutta
e quell'umore
alle ciglia
sarà solo nebbia

dai
che ci divertiamo
fino all'alba

quando il domani
per noi già passato
ti scenderà finalmente
una lacrima




sabato 1 ottobre 2022

sulle rive del lago

 


di settembre
sulle rive del lago

cominciando la passeggiata
dal molo sottobraccio
al tuo ricordo
fino agli angoli più nascosti
del cuore

nella calma di fine stagione
la distesa piatta davanti
increspata dal vento appena
al tramonto sembrava
un tavolo da the in veranda

piccola pensione
dove ho consumato giorni
sotto lenzuola d'acqua e sapone
al profumo
sulle scale di cucina

è stato il tempo
di ricordare
ormai tirando i remi
in barca
la scia dietro
a fissare

l'ultima notte sul lago
c'era la luna
brillando lo specchio acceso
a salutare

così aspettando l'alba
ho mirato
un riflesso dai monti
acrobata lanciato al domani

ma quante domande
sono cadute
giù alla diga invano



una voglia

 


quella sera di vento

mi aspettavi

in fondo al viale

con  le foglie tra i capelli

sguardo strano


già cambiava il tempo

ci innamoravamo


stretti

spalla a spalla

a volte mi davi la mano

come quando sui giardini

d’autunno

è caduto anche un bacio

nel capogiro di giallo tra i rami


quella sera di vento

che non sono tornato a casa

con te

a toccare il cielo

che veniva giù di pioggia


io sentivo solo 

le tue lacrime di gioia

addosso

una voglia


quando è ora

  la vecchiaia è come sedersi ad aspettare   piegato il senso della vita sulle ginocchia   e la sera mirare gente che scappa ma non raggiung...