lunedì 29 agosto 2022

un gabbiano perduto

 


questa sera lascio il vento in mezzo al cielo
libero di rincorrere nuvole
come nell'anima di galoppare tormenti

laggiù quel mare grigio d’inverno
scorre vene di solitudine
lava pene dentro
alza la voce sulla pietra
e sugli scogli impetuoso
infrange un silenzio
d’ansie gonfio

sono onde nella mente cariche di memoria
a salire sulla nuda schiena i nostri ricordi
sferzando coste seni
fino a travolgere spiagge
e rotolare sogni di sabbia
che avevo costruito per te

e cosa può abbracciare adesso un gabbiano
perduto all’orizzonte
con le sue ali naufraghe senza luce
a battere un anelito ormai spento

sui moli resta solo
il becco tra le piume

curvo sull'argine d’una mente
la mia
stanca d’aprire altri voli





mercoledì 24 agosto 2022

sotto l'olmo antico

 


nella casa dei ricordi
mi è cara quella finestra
sul cortile
che allarga lo sguardo
verso i monti

lì tengo appese
tante foto
di lontane stagioni
in cornice

grigie e gialle in autunno
nei disegni di stormi
danze di foglie

se al primo volo di rondini
sognavo primavera
ad allungare giorni
sempre più azzurri

poi dall'orto
formiche alla spola
ecco finalmente l'estate
di vacanze al mare
in fondo alla strada bianca
suonando una vecchia corriera

oggi mi fermo
sotto l'olmo antico
che si dà le arie
quasi un nobile
ultimo rimasto

allarga le fronde
resiste alle chiacchiere
da panchina
curvando stessa pena
di non passare l'inverno





quando è ora

  la vecchiaia è come sedersi ad aspettare   piegato il senso della vita sulle ginocchia   e la sera mirare gente che scappa ma non raggiung...