martedì 28 febbraio 2023

quanto fa male



al bivio la strada bianca
davanti più stretta
portava solo polvere 
e rovi sull’argine
che scendevano
graffiando 

ci siamo lasciati muti
perché il silenzio faceva meno male
di tante discussioni

ma stasera che mi volto indietro
sull’asfalto duro d’interessi e nero  
dove corrono tutti
scappando via
sento dentro il dolore
d’averti lasciato solo

d’uno scatto
il cavallo più giovane
al bastone s’era ribellato

il tuo ormai vecchio e stanco
portava il peso di questa solitudine
che adesso curva la mia schiena

e quanto fa male



*

(a mio padre oggi , dopo 35 a. dalla sua scomparsa, posso ancora in silenzio dimostrare rispetto inchinandomi consapevole della mia insufficiente presenza , del mio voler bene senza dirlo, restando muto e inerme...non sono stato capace di farmi sentire figlio , e lui capo chino sguardo triste ma pulito sempre come la sua fronte alta, se n'è andato senza mai dire la maledetta storia di sua mamma e di mia nonna mai conosciuta, non me l'ha mai raccontata conoscendo le mie reazioni...non ha mai reagito perchè altrimenti avrebbe distrutto la nostra famiglia una seconda volta, dato che la prima ci ha pensato un barbaro criminale destino a colpi di mitra scagliati da una belva assetata di sangue davanti casa, quando nel '44 c'era un paese intero allo sbando in mano a bande di assassini che si coprivano di colori, ma l'unico colore era di sangue...caro padre oggi è inutile chiederti perdono se sono scappato via davanti alla tua faccia scura, sempre triste e cupa, ma cosa potevi mettere su se non altro dolore altra tristezza, sei stato come mio nonno condannato da una saetta, e sono cresciuto dentro una famiglia che ha dato il sangue, e quanto lavoro e quanti sacrifici senza la donna che dirigeva tutto, Emma, donna eroica e immolata , e così finirò i miei giorni ricordando la tua resistenza e l'alto e nobile esempio, quando colpito d'un male hai fino alla fine dimostrato dignità e fiera ostinazione sulla strada del bene, dove non ci si arricchisce se non di fede ideali puri e nobiltà d'animo, spero solo d'incontrarci , dico solo questo, io che non credo, ma al tuo esempio io credo, l'ho vissuto e troppo tardi l'ho capito...in silenzio qui piango, padre, ancora una volta sulle tue spalle che hanno portato tanti e tanti pesi e pene dure, non ho mai saputo dire ti voglio bene, ecco tutto il mio più profondo dolore, finendo di scrivere e vivere .
 

sulle pagine amare per me di annunci di tipo mercantile e consumistico, parlo di questo internet pieno zeppo di miserie e scarichi fecali immondi, posto la mia lettera a mio padre che è stato e rimane un monumento d'eroismo assieme a sua madre e mia nonna, che posso fare, sento di lanciare il mio messaggio per sempre, e quanto vorrei urlare e scriverlo a pieno titolo ovunque, perchè anche l'eco insegna e la storia è ormai quell'eco remota della mia famiglia, ora basta, solo silenzio, ossequio inchino rispetto, non le solite parole, ma il dolore elevato a laica preghiera e all'ennesima potenza dentro, perchè lui possa raggiungere quel cielo dove si era rivolto per raggiungere la santa e eroica madre, la mia cara nonna che mai ho conosciuto, a queste due anime grandi e straziate che possa concedere pace qualcuno che si chiami o no dio...

domenica 26 febbraio 2023

tra le righe di pioggia

 

 

ci sono a tratti nel cielo
ora d'un grigio
anche certe lacrime
a cadere piano
tra le righe di pioggia

mica è un funerale
solo una fila di macchine
nel traffico di rumori
squilli di telefono

pure in confusione sul marciapiede
m'arrangio al bastone
verso il cimitero
accompagnando l'ultimo amico vero

qui
venivo un tempo con te
e le nostre mamme
che riposano a fianco
loro a pregare
noi sempre a giocare

oggi il campo santo
è una distesa di croci fiori e cera
deposta in quella cassa
l'ultima speranza

caro compagno d'altri tempi
quante rincorse
pedalando al futuro
io e te in canna

stasera mi raccolgo
senza preghiera
affranto
i pugni in tasca

fosse anche fodera
quest'anima
sfondata di rabbia



la mia donna per sempre



ricordo
noi due
affacciati alla pensilina
sui binari
in attesa
 
non riuscivo più
a parlare
quando il silenzio
ci ha stretti
addosso
e tu d'un bacio
mi guardavi fissa

la mia donna per sempre
volevo dirti
in quel momento
che le tue mani salivano al finestrino
ed io 
a strapparle via
da una vita in corsa


venerdì 24 febbraio 2023

è come sul mare

 

quando scompare
anche uno solo
dei ricordi
è come sul mare

una tavola piatta
d'attraversare
con la nebbia che sale
nascondendo braccia naufraghe
che non puoi salvare

e quante
che non riportano più le carte

cerco
dove posare lo scafo
poi alla fonda
annuire d'un tremito

e che tutto si componga
in lacrime di sale
salendo da quattr'assi di legno
un gemito







martedì 21 febbraio 2023

lei mi parla ancora

 

soffice coperta
a filo di siepi
accomoda la sera

mentre scrivo
questo diario
e stringo
solo un foglio

di nebbia
bianco
bordo riga
d'inverno

se di calma piatta
stamani
posava l'alba nuda
i veli
dopo la mareggiata
e
senza notizie il giorno
andava in cronaca
sulla passeggiata

ma in quel vicolo
che più amo
tira
di notte il silenzio
certe corde in gola

e nascosta
al buio
da voci
alle finestre
panni e saluti
di rimando
lei mi parla ancora


lunedì 20 febbraio 2023

non parli mai

 


portami con te

sulla strada

del pane quotidiano


per marciapiedi

d’asfalto

o tra le pietre

di un duro cammino


con il vento alle ali

o sotto la pioggia

a stringerci un poco

spalla a spalla


saremo in buona compagnia

io che non prego

tu non parli mai


quando appoggiati sull’argine della sera

miro indietro

e tu

ombra curva

la mia già sostieni




sabato 18 febbraio 2023

sui ponti sospesi



alle sere antiche
alla nostra musica
alzo il calice

versando insieme
una lacrima

come attraversando il fiume
del tempo fino a te

sui ponti sospesi
nell'anima





venerdì 17 febbraio 2023

aspettami

 

la sera che avanza lenta per i campi
ha una piccola canestra d'insalata
grembiule sui fianchi

e quel viso stanco sul ritorno
appoggiandoti sudata
al cancello

ora porto un poco d'acqua
a fiori ingialliti
sotto la foto
con le orme di cera
di chi è passato
a salutarti

parliamo sottovoce
non ho più lacrime
come tra le mani
da stringere preghiere

eppure quanto
vorrei ascoltare
la tua voce
a custodire qui
l'ultima casa

bruciando e via
di cenere sparsa
scalare il cielo
alle ali di vento
libero
ecco
perdonami

se non riposerò
con te a fianco
ma l'anelito sacro
è di ricongiungerci
nel firmamento

quando nelle galassie
accese d'universo
mi tenderai una volta ancora
le tue grandi mani

e quel sorriso
è già la stella più bella
che tengo di mira
adesso alla finestra

aspettami
mamma

venerdì 10 febbraio 2023

non mi far male

 

dove
non potrò
mai più
raccogliere il tempo

a far muffa
lungo il muro
del rimpianto

un'ombra si muoverà
dalle altre piano
sul viale accompagnando il fanale
alla tua mano

così alla lavagna
cancellato il disegno
altri in fila sull'alba
e tanti indietro

finiranno
d'un riflesso
in cima a cocci di vetro

non mi far male
ti prego




sabato 4 febbraio 2023

soltanto un girasole


è il normale ciclo della natura
dai pollini al frutto e infine
alla caduta 
per ricominciare da capo
e ancora
e di nuovo 
non deve esserci paura
fa parte del gioco

così la sera al tramonto
mi godo
l'ultimo bagliore
prima della notte
e poi un saluto a tutti
godremo sottocoperta
in fondo alle radici 
noi che la vita
abbiamo consumato

una favola bella
e se al fondo è rimasto il mistero
ancora più libero va il mio pensiero
oltre confine chissà dove
migrante
a fare altri stormi
insieme noi tutti alle ali
d'un viaggio nel tempo
fino a tornare atomi
nel firmamento
 
e lui che non credeva
eppure tanto amava la vita
il giorno prima
m'aveva sussurrato 
a domani non arrivo
è finita

non so quante lacrime
ho nascosto al suo funerale
in silenzio stringendo un girasole
con questa dedica 

quando il vento  sulla terra smossa
avrà sgombrato l’ultimo fiore 

ti prego
pianta sopra le mie ossa  
il girasole

così al buio 
stretto alle sue radici
saprò dove mirare





quando è ora

  la vecchiaia è come sedersi ad aspettare   piegato il senso della vita sulle ginocchia   e la sera mirare gente che scappa ma non raggiung...