martedì 29 luglio 2025

un giorno d'estate

 

lungo il meriggio rovente dai fossi
solo un gracidar resiste inerte
ai pioppi sottovento
e ristagno di cerchi assolato
fa tana nella mente
 
non ascolto più voci
per campi deserti
secche carraie di crepe
dove affondano le prime orme
stanche della sera
come i nostri passi buttati
nell’ozio d’un giorno d’estate
alla ricerca d’ombra assonnati
 
quando all’arco di cicale teso
se ne va quel sentiero di rovi e sterpi
sugli argini d’afa
oltre confine di solitudine
a perdersi
 
ed un mare di calure
avvolge onde di fieno
alla falce pronte
come questi pensieri
al tuo raccolto



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