venerdì 19 settembre 2025

un cuore stanco

 

non voglio più
parlare del tempo
tra filari spogli
inutile il ripasso 
di storia e di vento
 
rimane d’un racconto
la vigna deserta
al contadino
come rime vuote
al poeta
 
solo un’immagine
porto di stagione
più bella
e già basta
il tuo sorriso
a deporre
grappoli d’oro
in cassetta
 
quando sui carri
all’adagio di vacche
noi festosi
cantavamo
la nostra giovinezza
 
adesso da scialli
nudi all’inverno
fisso nell’aria gelida
l’ultima carezza
 
così per un giro di vite
alle coronarie
avvinto
 
palpita
ai tralci ingialliti
un cuore
stanco


 

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