quanto tempo
da quella passeggiata
ricordi
in silenzio
a cercare un caffè
sul viale sottobraccio
t’ho invitata
una notte di luna
ma era una scusa
se parlavano solo d’amore
quei riflessi d’argento
al verso di mare
se t’amavo
senza sapere
già di noi
tra onde naufraghi
di passione
e stasera che sento di te
tanta nostalgia
il tempo
vissuto insieme
sto mirando ancora sul mare
qui in veranda
agli anni indietro
vele che tornano laggiù
una ad una
e m’accorgo sul tramonto
d’un riflesso che vacilla
arco stupendo
al confine teso del mondo
ultima riga
per scrivere di te
prima della notte
in fondo
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