non c'è verso
che la vecchia
ripeta il segno
sulla soglia
rimane fissa
stasera
muta giorno dopo giorno
nel tempo rivolta
al crocifisso ancora
finita la funzione
torna a casa
sempre vestita di nero
velo sulla fronte
mai una preghiera
solo a maggio
ultimo banco
snocciola rosario
acino dopo acino
biascicando
in latino
non so quale forza
a muovere le labbra
segnata com'è
nella gobba
dal destino
ma riconosco
la cadenza
del bastone
precisa l'eco
a percuotere
le tempia
se il rintocco
al vespro
basta e avanza
ha perso un figlio
tanto lei aspetta
e accarezza
ogni volta
a ripetere
il nome
a memoria
vive sola
nel tempo
d'un miracolo
accompagnandola
d'uno sguardo
fino all'angolo
dove ogni ombra
al buio racconta
la sua storia
ricordo di mezzo secolo e più trascorso...eravamo bambini a giocare a palla uscendo dal paese sulla strada bianca...una vecchina di nero gobba e sciancata era caduta sulla prima curva , ed io sono corso a stenderle una mano, così lei di rimando “ che tu possa essere bendetto per sempre figlio mio...”
RispondiEliminaquesti ferventi proseliti che parlano e organizzano pellegrinaggi e mostrano crocifissi a iosa , perchè non vanno ad aiutare anziani abbandonati alle case di riposo ???
nessuno che imbocchi i poveri disgraziati e abbandonati a letto ???