l'autunno a far festa
iniziando la scuola
così ogni volta
portavi dalla passeggiata
una piccola cesta
ora d'uva
poi noci e castagne
le più belle foglie
con quel sorriso
raccolte
i tuoi doni profumati di campagna
nell'intreccio di vimini e voglie
adesso
sul lembo estremo di terra
dove abiti in pace
porto stasera
un fiore di campo
e la carezza sul marmo
caduto tra le fosse
un altro bacio di nascosto
non reggo al bastone
cigolando sul cancello
un singhiozzo
della vecchia scuola
oggi un mucchio di pietre
senza storia
ma qui rimane scolpito
il nostro racconto
fosse anche di ruggine
o polvere che tolgo via
dalla foto
basta che mi sorridi
ancora un poco
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