venerdì 1 dicembre 2023

il vecchio pescatore

 

dove sedeva stanco
il nobiluomo
la musica ad ascoltare
oggi
sciorina il mare
lingue da maestrale

e un brivido
a saltare la roccia
schiuma
come alla schiena
il vuoto assale

se ho perso un compagno
che insegnava
studi della vita
nella capanna
fuori le case

il vecchio pescatore
conosceva l'orchestra
a salire dal golfo
in concerto
che amava da morire

rimasto l'ultima volta
con le reti accanto 
il fuso in mano
e negli occhi fissi
l'oceano da pilotare

un libro stampato
tra le rughe
dove stringeva
tante cose
più piccole
davvero importanti


ho imparato
d'un cenno solo
bastava lo sguardo

a riparare così
le vele
governare alle cime
e al timone lo scafo
la sera tirando una miseria
all'argano

e quante stagioni
passavo a condividere 
solitudine

se riportava il suo calendario 
solo una donna 
e carezze di salsedine

un vero signore
pur di toppe al culo
mani di calli

ma quanti sorrisi
alla pesca dei miracoli

tirando l'amo più in alto
delle nostre nuvole


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