giovedì 24 aprile 2025

il parroco di san venanzo

 

non ci sono più voci
nel vicolo
abbandonati gli orti

rimangono solo i gatti
e lucertole fisse
sul muretto a guardarti

cerco al portone
di via Leopardi
quell'immagine
per sempre
e poi a cena
faremo tardi
se non c'è più
la tua voce
a chiamarci

scappo sulla piazzetta
da casa di Dalia
e Nietta
al rifornimento
di Damaso
è passato un secolo

quando alle campane
rintocca il vespro
e un cielo di rondini
mette l'arcobaleno

erano stagioni del cuore
che nascondo
oggigiorno
che andiamo di fretta

come Don Curzio
sulla cara motocicletta
la tonaca tra le gambe
il parroco di San Venanzo
con tanto fumo dietro
che ancora appesta

così è rimasta tra le righe
tanta nebbia
e la memoria vacilla
però una cosa
rimane impressa

là sulla curva del cimitero
torneremo ad abitare insieme
non è solo una promessa


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