lunedì 22 settembre 2025

silenzio battente

 

seduto
lunghi pomeriggi
a guardare
dalla finestra
verso i monti
oltre la ferrovia
 
sulla tratta di nuvole e giorni grigi
 
ascolto questa casa
appena torna il sole
 
come dar di fuori
da visceri dentro
 
 tarli ragni
 muffe ricordi
 
pure quell’edera
che alle crepe s’avvita
nascondendo l’età
d’una signora che ci ospitava
un tempo felici
calda a letto
sincera in cucina
 
ora muta
d’un silenzio
battente al portone
poi sulle scale
incerto corrimano
come lungo corridoi
guida sempre
indietro
 
alla tua voce
che ordinava le stanze
dava il battito
a una vita
 
se oggi non mi parla
neanche il pendolo
 fisso
a quell’ora


 

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