venerdì 31 ottobre 2025

al ballo delle streghe

 

il bambino s'affaccia
sul cortile a curiosare
scappando tra tovaglie
e lenzuola
 
questa sera di miracoli
scende piano
sulla piazza
poi dal caffè
sottobraccio
giù nei vicoli
 
la sento mia
perchè profuma d'autunno
di mosti e cantina
castagne
e buon vino
 
sa di nostalgia
quando risalgo le scalette
fino all'osteria
e quante ombre
chiamano ai tavoli
d'antica allegria
 
al nostro convento
di san martino
verrai anche tu
per alzare un calice
sorridere come da tempo
non fai più
 
sarà la notte
di maschere accesa
al ballo delle streghe
con le zucche vuote
e botti piene
 
fino all'alba
con la campanella delle monache
a chiamare l'ultimo sogno ubriaco
in scena
 
conosco
l'autore
ricordo
madre
quanta pena
 

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