martedì 21 ottobre 2025

silenzio d'ordinanza

 

vecchio commissario
di pubblica sicurezza
a redigere un ultimo rapporto
hai perduto
tra le carte
il senso di tutto
investigando della vita
una gran schifezza
 
e omicidi
suicidi
i morti di ieri
le speranze
di domani
anche loro finite
al protocollo
in fila dal piantone
invano
 
e tu sepolto dalle indagini
aspettando sulla scrivania
le confessioni della gente
più morta ancora
 
esci stasera sul marciapiede
tra neon finti
lampi di quel giorno
il primo in servizio
ma adesso sei ai titoli
in coda
nessuno li legge
 
il saluto sulla porta carraia
una lacrima di traverso
la mano che vorresti
perduta tra volti anonimi
nell’ora di punta
 
quando tutti fissano le vetrine
ma tu sei rivolto al passato
attento ancora alle buche
 
lontano un giovane
con la cartella sottobraccio
attraversa la strada
e lo guardi con un sorriso amaro
mentre sale in polizia
salta sulla celere
montano le proteste di piazza
urla e molotov
metti la fascia tricolore
salti le barricate
vuoi arrestare il mondo
che va male
ma
chi cazzo te l’ha fatto fare
 
tornando stanotte a casa
il silenzio d’ordinanza
le ombre in divisa
t’accompagnano
radenti il muro
perché piove

ma stai lacrimando
ai flash
dejà vu
di rimorsi
e quanti dispiaceri
rabbia da compromessi 

vabbè dai ricomponiti
sei con altri vecchi amici
a cena
lascia fuori
questa pena di ricordi
un fiume in piena
 
ci sarà tutto il tempo
da domani
per startene sulla panchina
con altri rottami
alla fonda che sia
o in pensione


1 commento:

  1. ( dal film “il commissario Pepe” (1969) ...evidente la mano di un gran regista che nessuno menziona abbastanza, Ettore Scola…magistralmente interpretato da U.Tognazzi con le musiche di Trovajoli )

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