giovedì 27 novembre 2025

il rumore dei passi

 

esco la sera
allungando un’ombra
ai fanali
 
di compagnia
il rumore dei passi
sul selciato
 
chiusa la vecchia osteria
scendo a fatica giù nel vicolo
precisa l’eco d’un passato
 
poi si compongono le orme
ai silenzi di bitume nell’orto
perdute certe attese sul muretto
come la tua dietro l’angolo
 
è bello stringersi
per quanta vita
accosto qua
a sorprendermi
la sorte
 
stanotte ci siamo tutti
così ogni portone
cancelli di persiane
bocche chiuse
ma quanti visceri
danno di fuori
 
sono lungo il muretto
il gran salto a provare
se dai rami come da nude braccia
stacca il gambo
al solo sospirare
questo vento d'autunno
che ai saluti quanto fa male
 
stavo curvo
ultimo banco
i margini
a stringere
di ferite
che non basta
inchiostro 

incerto pure
il parroco
alle formule
di latino
tanto il senso non cambia

a tendere mani vuote
scappano oggi
pugni di rabbia



 

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