giovedì 4 dicembre 2025

u n i c a

 

nella stanzetta
d’inverno
all’ultimo piano
avevo lasciato
la pagina vuota
a te che bussavi
a questo cuore
invano
se non sapevo amare
 
un piccolo uomo
in bassorilievo
con la paura
di scalare un monumento
d’amore
 
e mai diventato il sogno
reale
la vita
è piatta
normale
 
questa pagina
contiene ancora
tutto quello che un tempo
non sapevo sussurrare
 
il foglio bianco
dove l’assenza 
ora può libera urlare
 
come una volta
davanti il mare
tra le onde
bytes e tormento
a galoppare
 
miravo fisso
sullo schermo
quella mano lontana
naufraga e temeraria
la tua che salutava

null’altro 
dal somaro
che un clik 
sulla tastiera


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