nella casa dei ricordi
mi è cara quella finestra
sul cortile
che allarga lo sguardo
verso i monti
lì tengo appese
tante foto
di lontane stagioni
in cornice
grigie e gialle in autunno
nei disegni di stormi
danze di foglie
se al primo volo di rondini
sognavo primavera
ad allungare giorni
sempre più azzurri
poi dall'orto
formiche alla spola
ecco finalmente l'estate
di vacanze al mare
in fondo alla strada bianca
suonando una vecchia corriera
oggi mi fermo
sotto l'olmo antico
che si dà le arie
quasi un nobile
ultimo rimasto
allarga le fronde
resiste alle chiacchiere
da panchina
curvando stessa pena
di non passare l'inverno
al più grande OLMO d'una vita e di storia, lassù crollato all'improvviso, a Villa Romana, caro Luigi quante lacrime alla notizia ho versato...sul confine del muretto nei giorni in cui accanto a te la mia vita ho ricostruito, la ferita è ulcera dentro, e come scava...
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