profumi di terra
e carezze
porta stasera
il vento dai campi
che riaprono a distesa
tavole in fiore tanto a me care
quando l’inverno le aveva nascoste
esco sulla campagna a ritrovare
antichi passi che insegnavi
e dove un confine traccia la storia
riporta fedele
all’indice delle carte
nobile la tua quercia
incontrerò nuvole a spasso
sopra boschi di memoria
fitti di silenzio
tra i rami e felci che avvolgono
seguendo una
mappa
che sapevi leggere solo tu
allora cercavi in balcone
di prendere quant’aria nei polmoni
e fino all’orto sui panni stesi
volavano più su
le braccia di un aquilone
ebbro
d’azzurro
io avevo fabbricato quelle ali
tu avevi cucito un sorriso
dio
perché me l’hai preso
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