Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante (Friedrich Nietzsche)
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le notti di luna piena
ricordo le notti che in mezzo a quel mare venivo a cercarti sulla barca tanti ricordi ognuno il remo a spingere un legno solo da timone...
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stanotte bussi alle pareti ancora più forte salendo di corsa le scale ripide al tormento quando con me rincorrevi il tempo delle favole ...
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nudo sulla piazza vuota il nostro sogno d'estate e dalla torre il colpo di grazia a rubare l'istante preciso il brivido alla sch...
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al di là dell’orizzonte ci saranno altre terre come dopo il cielo pure nuovi mondi ma io vorrei seminare come il vento la tua valle fior...
E' stupenda, anche se prende dentro come artigli di ghiaccio, che il cuore pare fermarsi tanto bella e triste e malinconica e straordinariamente vitale nei ricordi che bruciano di dettagli, su tutti quel muretto testimone di giochi e le preghiere mute come i sogni su panchine vuote. E l'orto asfaltato che permane solo nei profumi e quei brindisi senza sorrisi alla memoria...
RispondiEliminaHo la poesia tra le mie mani , che questa va letta stringendo la carta viva, sentendone le fibre, l'odor di stampa e poi stretta, accartocciata con forza nel pugno, a trasferirne il senso nei più reconditi arzigogoli della mia anima...Sandi
Le tue composizioni seguono il tuo volere com'è giusto che sia...la loro traccia rimane in chi le legge. A volte, egoisticamente, vorremmo condividerle ancora o più a lungo.
RispondiEliminaMa certe essenze, certi unguenti meravigliosi vanno assunti a piccole dosi, senza pensare che ci sia un domani per averne ancora, affinchè rimangano in noi e non tracimino via, corrotti come siamo e sempre meno avvezzi a farci permeare dal bello....Sandi