martedì 24 giugno 2025

per cena

 

togliendomi il respiro
quella brezza caduta
alle siepi
 
rimane l’afa
un meriggio d’estate
 
con il mare lontano
e una voglia di te
qui tra le carte sul tavolo
 
e quando arriva la sera
a scalare d’ombre
il terrazzo
allora m’affaccio
 
alle colline che fumano
roventi al fieno
agli ulivi
che decorano
alle querce
che sono lo stemma
alla vita insomma
che aspetto
ma non torna
 
come la tua figura
all’ultima curva salendo
dalle passeggiate
insieme

e una lacrima
m’aspetta adesso
per cena


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