sabato 8 giugno 2024

vestigia

  

lungo coste di ginestra
questa terra
scopre i fianchi
 
all'amante che impetuoso
di schiuma attacca seni rigonfi
 
si concede nuda
ciuffo d'ulivi appena
dove
muove il vento
sui passi antichi
di pietra
ad ascoltare ancora
il suono d’otri
a dorso di mulo
 
il gemito
di donne al seme
per tanti figli da crescere
 
il lamento fisso di vecchi
a finire in cenere
 
qui sono scappati
alla macchia
briganti
alla fame
migranti
 
dai monti
miro quella distesa laggiù
segnata d’un fato
a rapire altre genti
che s’accavallano naufraghe
sulle orme di sempre
 
al mar egeo
sacro di vestigia
cantava
publio virgilio
 
dure le onde
per altri enea
e queste zolle
ancor più d'esilio



1 commento:

  1. piango ancora di più oggi all'eccidio e genocidio, deportazioni di massa, strage d'innocenti, come alla vecchiaia depongo la mia bandiera strappata lacerata, calpesto illusioni utopie e chimere, maledico gli uomini più bestie, ma non abbasso mai la testa, ho la fronte pulita la coscienza a posto, è vero un gran brutto carattere, per questo non avrò mai pace...

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