martedì 26 agosto 2025

quello che autunno dipinge

 

tornano impressioni
a settembre
seguendo nuvole
sui cipressi
e strani miraggi
dove riposi
 
una passeggiata breve
con lo sguardo
attraversando sacri
i nostri campi 

e mirando curvo
nell’eco di quei canti
sulle rotaie di storia
i carri oggi lontananti 

ritrovo nei silenzi
che ammantano
di giallo oro
rossi scialli
l’ascolto
per sentieri 
che riportano la tua voce
e appoggio stanco
il bastone 

mi raggiungi di corsa
in cantina
a nasconderci ancora
tra le botti
i tini al fermento
come noi all’amore 

e quanto amo l’autunno
discreto alla tua mano
e un bacio a sfiorarmi 

giusta la stagione
per andarmene
quasi un gioco
a moscacieca
e ci mettevi poco
a trovarmi 

arrivederci disegnano
lassù in fila altri stormi
se scappa una lacrima
e non so pregare
 
mentre dormi
lascio un foglio
macchiato d’inchiostro
 
al cancello
un uomo
già morto



2 commenti:

  1. Ciao Virgi, sei il pittore di queste parole a tinte delicate e nostalgiche, ma anche tristi. Ogni tanto passo e ti lascio il mio sincero saluto. Ciao, Livia.

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  2. grazie Livia , sì , m'ha preso tristezza e come sempre sai cogliere l'attimo fuggente...posso solo mandarti il mio saluto ringraziandoti , un abbraccio, ciao vir

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le notti di luna piena

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