giovedì 23 ottobre 2025

non parto più per il circolo

 

quella nuvola
così nera
ormeggiata sui tetti
non minaccia temporale
 
è come te
sincera
a cambiare
lo sguardo
 
e poi non volevo
lasciarti sola
 
con questa primavera
finta o vera
a cambiare le stagioni
 
se nella canestra
porto castagne
due grappoli
e un melograno
 
ora d’autunno
che fa caldo
sento la luna sui filari
ad incendiare verso il tramonto
una voglia d’amare
 
ma cosa ti fa
la mia donna
stringendo
le rughe
aggrottando le ciglia
 
si mette in testa
di lasciarmi
 
pronte le valigie
piegando una vita
ben stirata in fondo
 
il nostro amore vola
un bacio sull’uscio
fisso ponti
d’arcobaleno
e quel girasole
nell’orto
che già si volta
non abituato al buio
 
lassù basta togliere di mezzo
quella nuvola che strozza
il camino
e posso sbuffare anch’io
al destino
 
stupido il teatrino
di due innamorati che litigano
alla faccia di cupido
 
solo che per strada
viandanti ubriache
le oche selvatiche
non partono più
per il circolo
 
pure il mio uccello
stranito
 
 
 

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