martedì 27 maggio 2025

Aria di mare


da quella finestra
ricordi 
c’era solo aria di mare

non ho visto altro
per giorni

siamo rimasti in camera
e sentivo la tua pelle
calda
il soffio delle labbra
sul viso
le tue parole
dentro il mio silenzio
 
non ci siamo mai perduti
in fondo alle scale
con le valige
ed un’altra vita
 
la stazione
sembrava
il primo giorno
di scuola
confusi alla partenza
altri banchi
 
i binari nelle tempie
oggi
mi riportano
alla vecchia pensione
sul viale del porto
 e lì
il balcone profuma ancora
di tigli al vento
le lenzuola di te
 
passo inutili pomeriggi
di posta
a quella finestra
fissando vele lontane
 
a lanciare verso una lavagna azzurra
apparecchi di carta 
che sulla riga in fondo
si sfasciano contro la tua assenza



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