mercoledì 1 maggio 2024

la punta spezzata

 

 

vola via sulla strada

il riflesso d’un attimo

sull’asfalto a luccicare

nudo

bagnato come i tuoi occhi

partendo


fa un anno tra poco

ed è lontano l’eco delle macchine

adesso la fabbrica è chiusa


quando rivedo curva ancora

la sagoma al tornio

d’un’ombra sulla linea

tuta grigio sporco


e continuo a cercarti in osteria

il sabato che giocavi

una vita a carte


il premio la pensione

con gli ultimi anni

a curarti l’affanno


se poi in ospedale

nessuno veniva

a trovarti


così la notte

era lo stesso trapano

d’officina


l’ultima

a bucare il soffitto


e quello sguardo

aveva la punta

spezzata






1 commento:

  1. compagni e amici per la pelle, che mi volevano bene davvero, pochi sì, ma straordinari perchè con loro passavo le ore con tanta ma tanta devozione a imparare da loro anche le più piccole cose di laboratorio e officina, con umiltà e rispetto per quanta saggezza possedevano di vivere sempre con il buon senso di mira, un giusto equilibrio dovuto ai calli, quelli che non ho mai portato...buon natale miei cari Giuliano Umberto Ferruccio e Ercole e Ermindo e Peppe e Mario e Battista, madò quanti ne dimentico, perdonatemi, mi stringo in mezzo a voi con questa foto noi tutti insieme...e quanto avete patito dalla vita e sofferto mai dimentico, mai...

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