venerdì 17 febbraio 2023

aspettami

 

la sera che avanza lenta per i campi
ha una piccola canestra d'insalata
grembiule sui fianchi

e quel viso stanco sul ritorno
appoggiandoti sudata
al cancello

ora porto un poco d'acqua
a fiori ingialliti
sotto la foto
con le orme di cera
di chi è passato
a salutarti

parliamo sottovoce
non ho più lacrime
come tra le mani
da stringere preghiere

eppure quanto
vorrei ascoltare
la tua voce
a custodire qui
l'ultima casa

bruciando e via
di cenere sparsa
scalare il cielo
alle ali di vento
libero
ecco
perdonami

se non riposerò
con te a fianco
ma l'anelito sacro
è di ricongiungerci
nel firmamento

quando nelle galassie
accese d'universo
mi tenderai una volta ancora
le tue grandi mani

e quel sorriso
è già la stella più bella
che tengo di mira
adesso alla finestra

aspettami
mamma

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