il tempo adesso è di partire
te
lo leggo negli occhi
sguardo
fisso sul cortile
se
alle panchine in giallo
compagni
d'epoca remota
hanno
chiuso bottega
e
vento
d'autunno
a
pennello
mette
in cornice
un
acquarello
che
non appenderò
fresca
la vernice
in
fondo alle scale
ripassando
valigie
c'è
la carrozza pronta
a
scalpitare certi ricordi
senza
cavalli
niente
più
d'una
vecchia littorina
che
sbuffa alla stazione
e
noi
d'un secolo in ritardo
sottobraccio
il racconto
all'odore
di naftalina
pagine
di ieri
sfogliando
sul
sedile
chioma
al vento
dal
finestrino
un
incubo oggi
su
treni veloci
il
sigillo ai vetri
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