mercoledì 4 ottobre 2023

delle fasi di luna

 

leggo quaderni antichi
di collegio

piccola posta d'un giovane
a mettere gemme
lungo le braccia

coltivando
in carcere malinconie
già vecchio

e mentre ascolti
china sul banco
la mia storia
sei così gentile
da non saper nulla
delle fasi di luna
in un crescendo 
d'ira che non trattengo

credimi però
è feroce quanto duro il diario
d'anni più belli
guardando dalla finestra
altri giovani
con la fidanzata a spasso

se stavo lì
con i castighi
le privazioni
in riga o in fila
sui panni la matricola
comodino branda o graticola

sono crollato
per un dio sempre addosso
e messe
processioni
canti e preghiere
confessioni in ginocchio
comunioni con l'ostia
imposta o di traverso

non potendo credere
più ai ruffiani
all'ipocrisia
ho lasciato la sagrestia
le statue in chiesa
come questi quaderni
in soffitta

quanto vorrei dare fuoco
alle carte ingiallite
incubi ancora mordaci
denti aguzzi nelle carni
d'un tormento al passato remoto
che mai finisce

la notte
che ho cacciato la ricercatrice
con la sua stramaledetta curatela
artistica






2 commenti:

  1. provo dispiacere, dolore che sia, al ricordo di averti offeso, inchinandomi alla tua gentilezza , che leviga ogni pietra...

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  2. da un mio commento di lotta e di difesa per un autore brutalmente aggredito e vituperato per aver tangibilmente toccato argomenti delicati e quanto mai reali di sesso tra gay e di emarginazione...."" io ricordo a quel signore che la poesia è anche sociale, il sociale, il far fronte e scegliere il fronte e la parte da dove stare, non solo melanconiche sdolcinate malinconie che io stesso e di cui il sottoscritto abbonda nei propri versi...ma so anche impugnare il brando e salito sul vecchio ronzino tiro ai mulini a vento contro ogni sporco caritatevole interesse...tutti devono sapere che la nostra realtà è squallida nelle periferie che ho bazzicato a roma, centocelle tiburtino pietralata, e dio santo quanto c'era di merda e puzzo, e qul tizio di cui sopra si scandalizza se anche una pagina di poesia emana tale fetore, ma è semplicemente qui il suo marchiano errore, tenere il poeta nel limbo o nell'olimpo, in una camera asettica, cavolo, per me la poesia è uno spaccato con l'accetta a taglio profondo della realtà di nuovi poveri, di uomini che si amano, di donne libere dal medioevo talebano, la poesiaaaaaaaaaaa è vitaaaaaaaaaaaaa"

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