venerdì 22 marzo 2024

concerto finale

 

penso alla notte
come una maestra
a comporre note
sul pentagramma
 
e va il concerto
ad attraversare
ogni stanza
 
i corridoi di storia
la tromba delle scale
 
con i fiati di cortile
e voci d'infanzia 

risuonando 
così una vita 
sullo spartito
del tempo 

e musica
da camera
accompagna
l'attesa
a calare
il sipario
 
vorrei
la sua bacchetta
sulla cassa
a dirigere
tra le fiamme
il finale
 
e che sia il silenzio
o crepitio di legno
ad avvolgere
un palco ardente
 
basta in fondo
scalare il cielo
sopra un carro
alato di fuoco

lontano da vermi 
avidi di putredine
se ho destinato al vento
da ultimo questa cenere
 
è stato da sempre
il messaggero
più fedele
del mio pensiero libero





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