lunedì 8 aprile 2024

come luna a specchiare

 

il mare 
oltre le case
e già sentivi la sua voce
 
sorpassando la ferrovia
dietro il borgo antico
al di là delle canne
lasciata la bici
 
eri tu la mia vicina
quell'estate di lucertole
a cambiar pelle
in posa
 
risalendo dalle forme
al tuo bel viso
sono entrato in acqua
a seguire la ninfa
deciso
 
allo scoglio il tuffo
più pericoloso
se mostravi alle mie voglie
quel sorriso
 
ed è passata una vita
chissà quante biciclette
stagioni sui binari
il tempo d'amarci
e invecchiare
 
adesso comincia
in fondo alle case
quella voce
a far male
 
le sere che non tornano i figli
rimanendo sola
faccia al mare
come luna a specchiare
 
delle notti naufrago
un vecchio fino all'alba
meglio non raccontare





 

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