sabato 6 aprile 2024

un ricordo di poesia

 

sul ceppo
un ricordo
di poesia
 
dalle radici
rivoltate in alto
che nel traffico
della panoramica
nessuno mira
accelerando

solo un vecchio
al bastone
conserva
sui nodi
 
di quella chioma
il ristoro
declinando
al passato
 
l’antica
quercia
malata
da tempo
coricata
poi dal vento
 
e preciso
ascolto
dentro
il bisogno
d’un nido 
tornando
sulla strada di casa 

quest’ultima sera
riversa al tramonto

mi fermo prima della curva
fronte cimitero e così stanco

per quante passeggiate insieme 
che non reggo al ricordo
come alle gambe 

rimane il tuo dettato 
scolpito negli occhi
lì fissi sul marmo 

il sorriso
e solo due date
davanti

più nulla da scrivere
sul foglio in bianco


 
 
 
 
 
 

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