giovedì 3 ottobre 2024

tu che torni

 

l’alba tersa alle vele
chiama altre barche sul mare
al timone quest’attesa
e nello scafo
l’ansia di accostare
 
ricordi vivi
tirati nelle reti
naufraghi tormenti perduti lontano
voci del tempo dentro la stiva
onde nella memoria e alla deriva
che sulla spiaggia rivoltano sassi
conchiglie e pensieri strani
 
pagine libere
quei gabbiani aperti al sole
e all’argano tiri una mente in secco
 
sa di sale e amaro
il ricordo di chi non torna
mai davvero
quando a sera le nostre donne
stendono sul tavolo
tanta solitudine
e apparecchiano
la notte profonda nei vicoli
dove i vecchi all’ultima pesca
stanno fissi
 
tu che torni
dal tempo vinto
come un sogno perduto
al convento nostro beato
racconta la tua storia di tanto mare
ascolta la voce di chi è perduto
 
portami un gioco
che hai da tanto lasciato nel cassetto
un sorriso ultimo
in fondo alle rughe dure
prima di bucare
la fodera



4 commenti:

  1. siamo nel periodo di maturità, dico esami eh, e questa l'ho scritta a ventanni di distanza, già mancava qualche compagno...ora dopo cinquanta, demi siecle, non torna più nessuno stanotte indietro, no, non cedo, continuo ad aspettare, intanto aumento le gtt non si sa mai, mi farò trovare pronto...

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  2. mi diede 8+ con la motivazione che ero migliorato rispetto all'ultima volta...le risate con Don Giovanni Carnevale, mio antico maestro, e prof di tutto, meno di religione, perchè lì odio credere a un dio, allora addio, non mi aspettare in paradiso, ma ti sono grato per avermi invitato...

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  3. magari lo potessi immortalare quell'attimo fuggente, o mio capitano, o mio capitano, quando è morto due o tre anni fa sono andato e non ho pregato, ero nella grande chiesa salesiana di mc, da solo, e lui disteso nel rigore...un prete all'antica sorridente sempre, le scarpe vecchie di Capracotta in molise dove riposa, e magari potessi andarci a trovarlo, l'unico prete che mi ha toccato dentro...grazie amica mia perchè quell'immortalare rende la mia passione stanotte immensamente vivida e ....cosa dico, se non perdonatemi per attacchi d'ira e di rabbia per chi fa la chat qui, dove ben altre cose sacre ci sarebbero da menzionare, questa è storia, non fb, non è messaggeria, e porto via con me la storia di tanti giovani che ci credevano, oggi non più, era utopia sì, ma è solo quell'ideale che non ci fanno raggiungere nella ragion di stato e nel profitto dell'uomo a una dimensione, come il guru del 68 socilogo Marcuse di stoccarda sosteneva, addio prof, addio giovinezza............

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  4. la sua una famiglia povera d'una regione depredata e sfruttata, ma bellissima , ah come vorrei prendere la Transiberiana del parco della Maiella, e deporre un fiore, e una parola alla sua gente se c'è qualcuno ...tutti preti e monache centenari, e la mia idea diversa nulla può a questa rincorsa che sento e possiedo nei visceri, ho coraggio nel superare le divisioni ideologiche, mi inginocchierei e muto sostare lì sarebbe per me il miglior farmaco ....addio don Giovanni, che il tuo paradiso ci sia ad aspettarti, te lo meriti in pieno per il bene che ci hai donato...

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