al vecchio grammofono
parte il braccio
quando rimetto quel disco
sul piatto
con la puntina
tra le rughe
fissa
ma dove sei stata
mirando alla foto
tutta impolverata
già che rispondi
in soffitta
dove mi hai cacciata
lo so
ho perso il conto dei giorni
e mentre gracchia
quel citofono
che altro non è
mi tocca pure
ascoltare
una lagna
che notte si prepari
inquadro al balcone
tutta stellata
da luna piena
così rivedo
il tuo pancione
e com'eri bella
con la corolla gonfia
al mio seme
che tormento
girarsi a letto
verso l'alba
aspettando quel bacio
di perdono in rosa
dalle tue labbra
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