cortigiana
quella luna
ai fanali stanotte
alzando sottana
quanto mi fissa
e di nuvole a tendina
ammicca la velina
non sto al gioco
e passo in osteria
a bere un poco
così al bicchiere
della staffa
mi scappa
pure un vaffa
al buio
esco dopo
sul marciapiede
discorrendo da solo
certo che le ombre
mi seguono
se le muovi tu
ma non ci casco più
adesso basta
ho perso fantasia
per una notte
come questa
quando cadono comete
e bagliori confondono
nostalgia
sarà al solito il camino
del vicino che in alto spara
dardi infuocati
bruciando legna
a tutta caldara
poco importa
se pietre lucenti
lasci cadere dalla volta
per far sognare
poeti e amanti
la pipa magari accendo
per un verso
di rimando
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