sabato 13 aprile 2024

il tempo d'un sogno

 

nei vicoli non reggo all’ascolto
dei passi in fondo 

le nostre grezze identità 
lasciando schegge tra le case in pietra 

che il vissuto e tanto sulle spalle
fa male al tramonto
 
fardello e bastone
verso la piazzetta faremo tardi
 
al teatro che si ripete ogni sera
uscendo da via Leopardi
 
riflettori accesi due vecchi fanali
va in scena il passato
 
figuranti le prime ombre circensi
del resto sono giocolieri i silenzi
 
quando sale sul palco la prima donna
attrice di ieri consumata alle rughe
 
e il regista curvo sul canovaccio
i gesti e la mimica non vanno
 
d’altri personaggi in scena senza parte
meglio tacere a quest’ora
 
che pure la fontanella ha la gola secca
e abbiamo finito la rassegna
 
fatemi adesso il piacere di stendere
pietoso un velo di stelle
 
dormiremo a poco in panchina
giusto il tempo d’un sogno
 
se è passato Colò il vecchio spazzino
primo cristiano sul mattino
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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