martedì 31 dicembre 2024

la pipa

 

m'affaccio sull'uscio
ogni tanto a mirare
nella nebbia

ma d'aria fredda gira
soltanto un sogno
lento il fiocco che scivola
e muore

non posso raccogliere
altri ricordi d'un inverno
scarnito fino all'osso

c'è un sacrario di resti
giù nell'orto
pietoso il velo
di medaglie bianche
e nastrini sulla rete
al gelo

qui si combatte la solitudine
al camino stanotte
sparando scintille
su per la cappa

anche la pipa fa la sua parte



martedì 24 dicembre 2024

la strada di casa

 

queste nostre sere d’inverno
passate al camino
tra i fumi dei sogni
le capriole della fantasia
le nostalgie
e tutto il tempo raccolto
in cenere

mentre sulla strada
il freddo di ghiaccio
sta appeso ai rami
e se ne va in fondo alla valle
il rumore di un silenzio profondo nell’anima

e tu mi lasci in cima a un desiderio
quando ascolto sfogliare al pendolo
tutte le stagioni trascorse
i momenti vissuti
i nostri giorni voltati
al calendario della vita

guardo la luna fissa ai monti
e quante stelle fiorite in una notte gelida

ti penso
e non c’è un solo tormento
un richiamo
una rincorsa
senza il tuo nome
senza la tua voce

fuggono a volte quei miraggi
e migrano oltre i confini della mente
eppure rimane seminato
questo ventre di solitudine
della voglia tua

quando sgorga un gemito dalla fonte
sale un seme di sorriso
nel fiotto d’una lampada
che ho acceso fuori

perchè anche un solo tuo ricordo
trovi in questo buio sospeso
la strada di casa






*****


il più bel commento da quel grande amico fratello e compagno da Campobasso, Rosario , grande poeta vero che ricordo come immenso segno polare nell'arte della scrittura ma soprattutto in quella di amare uomini terra e donne e la vita con i suoi ideali, le battaglie, l'anima grande che non so chiamare diversamente, ma è la spiritualità del nostro essere maledettamente uomini a distruggere poi tutto...

""Sì c'è qualcosa d'antico riverberato in linguaggio moderno, nella tua poesia che mi riconcilia liricamente, con la nostra bistrattata lingua, ma che anche m'accompagna dolcemente a ritornare giovane e alle letture che allora facevo ...
Poi nelle tue atmosfere ci sento aleggiare il
Pascoli, appunto, con i suoi timori panici, le sue penombre e le sue melanconie: ed è per me un godimento puro!
E' una poesia scritta con parole moderne cariche d'un Sapere senza tempo: che riverbera le nostre pagine più belle della Letteratura ...
Non è una imitazione banale, tutt'altro: non ci sono parole tronche, il verso è libero, il ritmo è saggiamente musicale!
Poi le tematiche, autobiografiche (penso...) non hanno niente di stonature egotiche, sembrano quasi pagine di un diario che sottolineano riflessioni e situazioni umani, comuni, vere, perciò a portata di tutti (si oggetivizzano) e poeticamente congrue ...
" ...
il freddo di ghiaccio (...)" da la misura di un uso dell'immaginazione e delle metafore originale e genuinamente lirico.
Insomma non si legge oggi giorno, poesia del genere, anche perchè per scriverla ci vuole creatività e padronanza nello scrivere, ma soprattutto un amore infinito verso la nostra Letteratura, fatto di letture, studi e assimilazioni che forse molti non fanno più!
Che dire più, solo che continuerò a leggerti con un piacere tutto soggettivo e grandissimo.""
Grazie ROSARIO


sabato 14 dicembre 2024

il tempo che rimane

 

i gatti nascosti all'ultimo sole
sul muretto di cinta
danno coda a quest'attese
per orti e vicoli perdute

come fanno vecchi in posa
sull'uscio seduti
a convento della sera

quando tra le rughe
e il silenzio incallito dei volti
raccolgo il tempo che rimane

ecco volgersi al tramonto
il nostro desiderio
di liberare dalle stanze d'una vita
i sospiri antichi
quelle ali che conservi nel cassetto
e che poi alzi in un bicchiere
magari all'osteria
masticando un toscano
soliti discorsi
donne e carte

ma stanotte sulla via di ritorno
ai lampioni discorri
vecchio ubriaco
sottobraccio a una bottiglia
e alla tua luna
che rivolge un sorriso
e ci accompagna malfermi
fino al fondo delle case

dove non ho trovato
la tua ombra a fianco

solo un battito ai fanali
e silenzio intorno
d'ali bruciate




*
(Virgilio. coraggio, non siamo poi così malridotti! Hai il cervello che brilla come Sirio! Si siamo un po' barcollanti ma ancora abbiamo molta strada da percorrere insieme. Dai, ti prendo sottobbraccio e... andiamo avanti! Un forte abbraccio, ciao Vittorio )

al mio caro compagno Vittorio Pochini, grande compagno di scrittura sul sito PH , dico solo che ci rivedremo lassù tra le stelle, con il mio più caro abbraccio fraterno per sempre, virgilio



giovedì 12 dicembre 2024

la scuola della vita

 

stanotte bussi alle pareti
ancora più forte
salendo di corsa le scale
ripide al tormento
quando con me rincorrevi
il tempo delle favole
 
vorrei partire
alle ali forte il vento
che non conosce ostacoli
saltando alle siepi
riverso ai campi
poi dentro la cappa
ad imbucare fischi
e lamenti in rima
 
ma non posso ascoltare
la tua poesia in pace
dalla cucina
 
quando scrivevi
tremante e china
su carta oleata
senza macchie
e così attenta alle lacrime
perchè dura la scuola della vita
 
sacro intingevi dalle vene
il sangue
in punta di matita
 
 

domenica 8 dicembre 2024

notte scura

 

per altre vie
c’incontriamo
al caffè lo stesso

notte scura
sui tavoli
con la rabbia
di non trovarti

discorsi di fabbrica
che mai dimentico
come il fumo in tasca

noi d’un tempo
e del pensiero libero
ultimi compagni rimasti 

quando due bicchieri
un solo canto
fisso vuoto
il posto a fianco

sciogliendo il pianto


mercoledì 4 dicembre 2024

AL GRANDE E MIO FRATELLO DI POESIA SOR VITTORIO POCHINI

 

c'è bisogno di storia consumata d'affetti
d'un pizzico di retrò
e di sapore antico
per un'epoca remota all'ultima luce della sera
con i bagliori d'un crepuscolo
 
sapessi quanto amo più del ricordo
la vita breve ma pulsante d'un riflesso allo specchio del tempo
e godiamoci la sera allora
se la notte c'insegue
 
andiamo mio caro amico sui lungotevere
per una passeggiata insieme
magari accompagnati dalle nostre muse
e sulle piazze pittoriche di monumenti
palazzi e silenzi magici
 
poi a trastevere
dentro una vecchia osteria
sui tavoli della fratellanza
al calor di battute
in metrica der popolo spontanea
bicchiere in mano e d'un sorriso
la rima sana
 
così noi ci siamo come sempre voluti bene
d'amicizia sacra e pure in regime o esercizio provvisorio ci saremo
nun ce frega de gnente Vittò
se in cuore abbiamo detto e dato tutto
ecco il mio abbraccio
 

a momenti

  ti vedo arrivare sulla rena tutta sudata   basti scalza per farmi venire una voglia figurati la gonna a portafoglio   il primo per la pass...