sabato 14 dicembre 2024

il tempo che rimane

 

i gatti nascosti all'ultimo sole
sul muretto di cinta
danno coda a quest'attese
per orti e vicoli perdute

come fanno vecchi in posa
sull'uscio seduti
a convento della sera

quando tra le rughe
e il silenzio incallito dei volti
raccolgo il tempo che rimane

ecco volgersi al tramonto
il nostro desiderio
di liberare dalle stanze d'una vita
i sospiri antichi
quelle ali che conservi nel cassetto
e che poi alzi in un bicchiere
magari all'osteria
masticando un toscano
soliti discorsi
donne e carte

ma stanotte sulla via di ritorno
ai lampioni discorri
vecchio ubriaco
sottobraccio a una bottiglia
e alla tua luna
che rivolge un sorriso
e ci accompagna malfermi
fino al fondo delle case

dove non ho trovato
la tua ombra a fianco

solo un battito ai fanali
e silenzio intorno
d'ali bruciate




*
(Virgilio. coraggio, non siamo poi così malridotti! Hai il cervello che brilla come Sirio! Si siamo un po' barcollanti ma ancora abbiamo molta strada da percorrere insieme. Dai, ti prendo sottobbraccio e... andiamo avanti! Un forte abbraccio, ciao Vittorio )

al mio caro compagno Vittorio Pochini, grande compagno di scrittura sul sito PH , dico solo che ci rivedremo lassù tra le stelle, con il mio più caro abbraccio fraterno per sempre, virgilio



giovedì 12 dicembre 2024

la scuola della vita

 

stanotte bussi alle pareti
ancora più forte
salendo di corsa le scale
ripide al tormento
quando con me rincorrevi
il tempo delle favole
 
vorrei partire
alle ali forte il vento
che non conosce ostacoli
saltando alle siepi
riverso ai campi
poi dentro la cappa
ad imbucare fischi
e lamenti in rima
 
ma non posso ascoltare
la tua poesia in pace
dalla cucina
 
quando scrivevi
tremante e china
su carta oleata
senza macchie
e così attenta alle lacrime
perchè dura la scuola della vita
 
sacro intingevi dalle vene
il sangue
in punta di matita
 
 

domenica 8 dicembre 2024

notte scura


                                ( Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ) 



per altre vie
c’incontriamo
al caffè lo stesso

notte scura
sui tavoli
con la rabbia
di non trovarti

discorsi di fabbrica
che mai dimentico
come il fumo in tasca

noi d’un tempo
e del pensiero libero
ultimi compagni rimasti 

quando due bicchieri
un solo canto
fisso vuoto
il posto a fianco

sciogliendo il pianto



mercoledì 4 dicembre 2024

AL GRANDE E MIO FRATELLO DI POESIA SOR VITTORIO POCHINI

 

c'è bisogno di storia consumata d'affetti
d'un pizzico di retrò
e di sapore antico
per un'epoca remota all'ultima luce della sera
con i bagliori d'un crepuscolo
 
sapessi quanto amo più del ricordo
la vita breve ma pulsante d'un riflesso allo specchio del tempo
e godiamoci la sera allora
se la notte c'insegue
 
andiamo mio caro amico sui lungotevere
per una passeggiata insieme
magari accompagnati dalle nostre muse
e sulle piazze pittoriche di monumenti
palazzi e silenzi magici
 
poi a trastevere
dentro una vecchia osteria
sui tavoli della fratellanza
al calor di battute
in metrica der popolo spontanea
bicchiere in mano e d'un sorriso
la rima sana
 
così noi ci siamo come sempre voluti bene
d'amicizia sacra e pure in regime o esercizio provvisorio ci saremo
nun ce frega de gnente Vittò
se in cuore abbiamo detto e dato tutto
ecco il mio abbraccio
 

robba finta

  la sarta del borgo se n’è andata ancora fissa sull’orlo d’una vita a piccoli passi giù nel vicolo uscendo di bottega solo ieri t’inf...