venerdì 24 marzo 2023

vento di terra

 

il vento che di terra
i profumi e le carezze
mi porta stasera
ha quell’aria nuova
di campi che riaprono a distesa

tavole in fiore tanto a me care
quando l’inverno le aveva nascoste

esco sulla campagna a ritrovare
quei passi che insegnavi
e dove un confine traccia la storia
riporta fedele una quercia
all’indice delle carte
che hai lasciato

incontrerò le nuvole a spasso
sopra boschi di memoria
fitti di silenzio profondo tra i rami che mi avvolgono
avrò nelle mani il tormento d’una mappa
che sapevi leggere solo tu

allora cercavi in balcone
di prendere quant’aria nei polmoni
e fino all’orto sui panni stesi
c’erano i pensieri più belli

un saluto e più su volavano
e poi in alto ancora lanciate
le braccia di un aquilone ebbro d’azzurro

io avevo fabbricato quelle ali
tu avevi cucito un sorriso

dio
perché me l’hai preso




1 commento:

  1. non so più quante primavere ho gettato via , e non so quante me ne restano ancora, ma una cosa avverto d'un brivido precisa, mi manca quel sorriso, una sola carezza, e di vivere così arido non me ne frega più niente...

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