lunedì 1 gennaio 2024

le jour s'éléve (Capodanno ) *

 


nostalgia di morte
     o di nascere
prepotenza di vivere
     in libertà

spasimo di conoscere
e d’amare ad ogni costo

bisogno d’altri
o di me solo

acqua assetata di mare
     tra i forri
di terra tra i gorghi

tornano
  si arrestano
     e fuggono
i sogni ammalianti

non tornano
né s’arrestano
i lontananti sogni che amai

il giorno sorge
        all’alba di un anno

il tempo fugge
        a sera d’un giorno





*


( scritta da Don Clemente Conti , mio maestro di ideali , uno di quei rarissimi preti combattenti contro la diseguaglianza, le ingiustizie, a fianco di umili operai poveri e disabili, nelle comunità di animazione cristiana di Formia come a Napoli e assistente sociologo del prof. Ardigò a Bologna, amato dalla Comunità Capodarco di Fermo, ovviamente inviso al palazzo della curia...per sempre ideatore dello pseudonimo Puerlongaevus , e ormai da trent'anni volato via lassù, io posso soltanto rimpiangere quante occasioni sprecate per non aver raccolto libri esempio e cultura, mi è rimasta solo questa composizione che profuma di vera poesia, e che posto adesso conoscendo che sarà l'ultima volta, grido muto io che non credo, aspettami ti prego, perdonami se non sono stato all'altezza dei tuoi sacrifici per il prossimo indigente sofferente e bisognoso, non ho saputo amare come te, eppure ti hanno crocifisso e scansato come un appestato, tu che odoravi di santità per quanta voglia di amare il prossimo, e vivendo da povero ti sei sempre sacrificato per gli altri, soffrendo la solitudine e l'emarginazione e la protervia di vescovi e cardinali che possiedono soldi denaro attici e appartengono alla massoneria più nera: ora a capodanno e a trent'anni dalla tua morte, sono qui con le lacrime per sempre a dirti che sei stato il vero cristo in povertà terrena ma in ricchezza di valori eterni di fede, quella che non ho e cieco non vedo, ma adesso sento la tua grande assenza in un mondo di barbarie e macerie, e tu missionario in terra e straordinario atleta di ideali, mi hai fatto correre con te un poco in affanno e sempre più indietro, finchè ti ho perso, ma sappi che solo in una persona come te ho conosciuto intravisto e sperato e pregato per quella luce, che è spenta oggi nel buio totale, allora addio vero apostolo come autentico sacerdote, meritevole di quel paradiso che posso solo augurarti di cuore, vir






Nessun commento:

Posta un commento

la prima stella

  ero fermo tanto tempo fa lungo lo steccato   il tramonto davanti a tutto schermo    sui monti la prima stella tremula in cima ma nelle sta...