all’ora che non ho più voli alla finestra e ascolto la sera nei silenzi di cortile cerco una voce forse quell’eco nelle stanze che a volte invento
perché mi sento solo all’ultima luce sul buio che avanza mentre lascio fuori accesa una lampada con le ombre che sorprendono in veranda seduto a mirare le stelle e i monti una carezza di luna per strada dove alle siepi già caduto il vento ho perso il filo del racconto domani sarà immenso l’oceano d’attraversare meglio stanotte sul fondo di bottiglia naufragare
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