dolce ricordo
quel graticcio di vite
che arrossiva sotto casa
uscendo io e te
all'ultima passeggiata
mentre la campagna
nella veste di scialli
sospendeva la vita
dai rami
come dalle tue labbra
lontananti baci
poi sui passi di caccia
improvviso tuonando
il temporale di fine estate
ti sentivo a fianco
se i tini in fermento
o le ali di stormi
già battevano versi
d'autunno
ancora ti vedo
oltre lo steccato
rotolando un sorriso
nel fieno
quattro case
al villaggio
oggi
solo pietre sparse
il sisma
tirando
a sorte
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