siedo all'ombra dei pioppi
in fila sull'argine
d'uno stagno
sempre più secco
la canna tesa
al passato
e l'attesa lunga
per un compagno
inutile il tempo
che dedico
all'autoritratto
specchiando
rughe
e capelli bianchi
depone il bastone
al disincanto
come vuoto il tascapane
addio pescatore
dei miei stivali
oggi a pennello
su banchetto di legno
adopero
colori di tempera
nei ritocchi su tela
fissando
ai tuoi occhi
l'ultima luce
della sera
sul fondo un vecchio
in bassorilievo
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